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Ascesa Gravel al San Pellegrino in Alpe

Ascesa Gravel al San Pellegrino in Alpe

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Ubicación: Castiglione di Garfagnana, Lucca, la Toscana, Italia

Las mejores Rutas de cicloturismo a Ascesa Gravel al San Pellegrino in Alpe
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  • IL San Pellegrino in Alpe e Passo Delle RadiciUNA SALITA ALTERNATIVA DA FARE IN MTB O GRAVELMolti sono i numeri importanti di questa particolare uscita. Iniziamo dall’ora della sveglia: che nonostante fosse domenica, è suonata alle quattro della Mattina, come se fosse stato un giorno lavorativo qualsiasi.Come ho già detto sopra, partenza all'alba da Firenze, naturalmente in auto.Ci attendono cento chilometri, tra autostrada e strade statali, impiegheremo circa due ore di viaggio, compresa la sosta per la colazione.
    “Campia”
    Piccola frazione in provincia di Lucca.
    Sarà la nostra base di partenza, qui parcheggiamo l’auto e saliremo rispettivamente: “ Io, sulla mia MTB Rockrider 530 di Decathlon, e Andrea sulla sua Kona Gravel”. Obiettivo come da titolo, raggiungere il Passo delle Radici- 1.527 m s.l.m. prima, per poi salire e scendere al San Pellegrino in Alpe- 1525 m s.l.m. , obiettivo finale della nostra uscita.Per far questo abbiamo pianificato con Komoot un percorso alternativo all’ascesa classica a questi due famosi valichi a cavallo tra Toscana ed Emilia.Saliremo percorrendo sentieri e strade forestali, usando una bici Gavel Kona ed una MTB economica, di Decathlon. I metri di dsl ( La salita totale fatta), 1910 m su 60 km totali, percorsi per lo più su strade forestali e infidi sentieri Appenninici, ad ogni modo, i pochi km fatti su strada, sono altrettanto piacevoli, sia dal punto di vista paesaggistico e anche per quanto riguarda il traffico, che è praticamente assente, salvo gli ultimi sette km prima della fine del tour.E’ Arrivato il Momento di PedalareI primi 16 km e 1200 mt di dsl saranno tutti su asfalto,.
    Da Campia, dove abbiamo lasciato l’auto, si sale per circa 3/4 Km in direzione di Barga.
    La salita è piacevole e pedalabile. Dopo questi primi km di riscaldamento, abbandoniamo la strada principale, e ci immettiamo in una strada secondaria, molto stretta e ripida.Di colpo, il paesaggio cambia, pure la pendenza.Alla nostra sinistra c’è un piccolo torrente, lungo il quale notiamo numerose segherie. Sembra di essere in Trentino!Siamo circondati da maestosi Castagni, ad ogni tornante conquistato il panorama cambia si cominciano a intravedere le Alpi Apuane. Distratti dal bellissimo contesto, senza quase rendersene conto ( si fa per dire), abbiamo già conquistato, 12 km e quasi 900 mt dsl.Alla nostra sinistra si vedono le Alpi Apuane.Siamo giunti al punto più temuto “ Il Renaio.”A detta del presidente del Serra ( ispiratore del giro), con il quale mi ero consultato nella pianificazione del tour,questo sarebbe stato il pezzo più duro in assoluto dell'intero tracciato.Infatti, con gli ultimi 4 km, conquistiamo 1200 metri di dsl complessivo .Intanto, il paesaggio cambia nuovamente.
    Ora siamo completamente circondati da faggi, il fondo è sassoso, ma non particolarmente tecnico, la pendenza non è elevata, e si pedala senza problemi.
    Sembra di essere in una foresta incantata.Non vedremo più asfalto fino al passo delle Radici, che a quel punto dista da noi circa 10 km.
    Usciamo dalla foresta di Incantata
    Arrivati sul crinale, il panorama che abbiamo di fronte a noi è a dir poco, maestoso!
    Ci sono numerosi cartelli del CAI, ci troviamo sullo 00, praticamente si va dappertutto.Sulla traccia che stiamo seguendo ci sono numerose frecce rosse, e ci accorgiamo che siamo sul percorso della “Garfagnana Epic”.Fatte le foto di rito, ripartiamo verso la meta stabilita. Secondo il Wahoo dovrebbero mancare pochi km al traguardo, ma il sentiero che stiamo percorrendo comincia a scendere molto bruscamente, e noi, gelosi della quota conquistata cominciamo a preoccuparci: “ Perchè scendiamo così tanto di quota? Siamo sicuri di non aver sbagliato strada? Fortunatamente questa volta no!”
    Infatti, il Wahoo non mostra esitazioni, questo è il sentiero da seguire.
    Infatti dopo pochi, ma interminabili km, pedalati con la paura di aver sbagliato traccia, ci troviamo sul “ Giro del Diavolo”.
    Un centinaio di Metri sotto di noi, alla nostra sinistra, possiamo ammirare dall’alto il piccolo centro di San Pellegrino in Alpe.
    La Giusta Ricompensa a Tanta FaticaNon contenti della fatica fatta fino a quel momento, e visto l’ora, sono solo le 11:30.Decidiamo di scendere fino al Passo delle Radici, scattiamo la foto di rito, e risaliamo il meraviglioso ma evitabilissimo muro di bitume, che ci separa, dal vero obbiettivo, il San Pellegrino in Alpe.Finalmente è arrivato il momento tanto atteso. Ci mettiamo seduti al tavolo di una delle numerose locande presenti, una a caso, ci fidiamo solamente del nostro intuito.
    Ordiniamo: “Antipasto misto, di crostini e affettati per due, tagliatelle al cinghiale e spezzatino di cinghiale e polenta.
    Il tutto- annaffiato da birra gelata, dolce e caffè.”Finito di mangiare, è venuto il momento di rimettersi in sella, il più fatto, ma la stanchezza comincia a farsi sentire.Decidiamo di non seguire la traccia originale, la quale prevedeva di fare rientro, seguendo la strada forestale fino al paese di Sillano, circa 25 km. Ma scenderemo lungo la veloce e tutta in discesa- strada asfaltata, fino a Castelnuovo della Garfagnana.
    Siamo belli cotti! E vogliamo tornare il prima possibile a casa, Firenze.
    IL Ciclista è un pò Masochista
    Rimontiamo in bici, e percorso pochi centinaia di metri il Wahoo inizia a: “bip, bip… mi sta avvertendo che stiamo anda fuori rotta.”
    Il navigatore mi invita a svoltare a sinistra. “Guarda Andrea, questo è il sentiero che dovevamo prendere, se avessimo seguito il percorso originale.” Perchè non sono stato muto?!
    Andrea mi guarda, e senza neanche rendersene conto, invertiamo la marcia e ci buttiamo giù per il bellissimo sentiero, che attraversa una bellissima vallata verde smeraldo.
    Ok, tanto ora, sarà tutta discesa!😢 Questa è la giustificazione che ci diamo, per aver preso una decisione così poco razionale
    La discesa in realtà durerà molto poco.
    Infatti, percorso neanche un km, il sentiero che scende, diventa un infinito mangia e bevi, e sarà così per altri 240 di dsl. E non so per quanti altri chilometri.
    Ci ritroviamo ancora sul sentiero della Garfagnana Epic.Il fondo è buono, ma è interamente invaso da tronchi e rami, caduti per cause naturali.
    Questo ci costringe a fare una corsa ad ostacoli, e il rischio di incorrere in qualche rottura, è molto concreto.
    (Non so come abbia fatto Andrea con la sua bici Gravel, certo è, che ha dimostrato doti di guida molto avanzate )
    Wahoo con il suo inconfondibile bip - ci avvisa che dobbiamo lasciare il sentiero, a favore di un singletrack, che si arrampica su per il fianco della montagna, alla nostra sinistra.Siamo molto provati, e questa volta decidiamo di non seguire la traccia indicata dal Wahoo.Continueremo lungo la strada forestale che, nel frattempo è diventata pulita, e soprattutto, in discesa. Vogliamo tornare il prima possibile sull’asfalto.La Forestale intanto si sta facendo sempre più stretta, ripida e molto tecnica. Scendiamo per almeno cinque km.
    Saranno cinque chilometri di sangue e sudore, le mani indolenzite per l'uso continuo dei freni, le ginocchia che bruciano a causa dello sforzo fatto nel contrastare la forza di gravità , ci troviamo su di un Single Track molto impegnativo, e in forte pendenza.
    Ma in lontananza si comincia ad intravedere l’asfalto.Stremati, ma contenti di essere tornati sul comodo e rassicurante asfalto, ora bisogna capire, in che parte del mondo siamo finiti.Ricalcolato il percorso, Wahoo sentenzia: “17 km e altri 140 mt di dsl” all’arrivo😢😢😢
    A malincuore accettiamo il nostro destino.
    E superati i 140 metri di dsl, finalmente ci tuffiamo in una fantastica discesa senza fine, che ci porterà alle porte di Sillano- poi giù ancora, fino a Castelnuovo della Garfagnana.Gli ultimi sette km che ci separano dal luogo dove abbiamo lasciato l’auto, li pedaliamo a testa bassa sulla molto trafficata statale, che corre al fianco del fiume Serchio.Fortunatamente è in lieve pendenza, perché nel frattempo si è alzato pure un forte vento contrario e caldo, che un po’ di patimento ci causerà.
    Niente, il resto sono emozioni difficilmente descrivibili, o troppo personali. È stata proprio una bella avventura.

    • 18 de julio de 2021

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Ubicación: Castiglione di Garfagnana, Lucca, la Toscana, Italia

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